Pizza come in pizzeria (con farina W 230)

Questa ricetta è una comune, normale e semplice versione per fare in casa una buonissima e golosa pizza realizzando questo impasto per pizza come in pizzeria tramite impiego di una farina di tipo 0, la cui forza indicata sulla confezione è la W 230 (adatta appunto per pizze), e la cui cottura è quella con tecnologia “PizzaPro” eseguibile in forno Beko.

(Clicca sulla foto per la versione in alta definizione)

Beko ormai, grazie anche alla grande influenza pubblicitaria portata appositamente avanti dallo Chef italiano Alessandro Borghese, è un marchio che produce una vasta gamma di elettrodomestici per la casa, a prezzi molto competitivi rispetto ad altre marche e con grandi capacità funzionali che fanno un baffo ad altri marchi più “grossi”. L’anno scorso, cambiando casa, acquistai un frigorifero Beko e partecipai al concorso che avrebbe potuto far vincere: una lezione di cucina con Borghese, o una planetaria, o una cucina componibile o un forno, il tutto potendo avere libertà di scelta personale sul premio, ovviamente all’avvenuta estrazione del proprio nominativo. Con tutta la sfiducia possibile con cui si aderisce di solito ai concorsi, partecipai e dopo qualche tempo arrivò, invece, la mail attestante la vincita e la richiesta di scelta del premio da fare entro un tot di giorni. Con le dovute valutazioni di spazio in casa, della già presenza di alcune cose in cucina e della mia non possibilità di viaggiare fino a Milano, data la mia gravidanza, ho scelto di fare un “upgrade” al mio forno di prima, fin troppo sempliciotto e poco specializzato. Ecco come ho fatto ad avere il forno Beko!

Questo forno ha molti programmi specifici, tra cui appunto il “PizzaPro”, in grado di andare a 300 gradi centigradi e cuocere pizze come in pizzeria; l’effetto ed il sapore, nonché la cottura donata sono eccellenti a dir poco! Sembra davvero di avere la pizzeria a casa propria!

Per l’impasto per pizza come in pizzeria ho scelto una ricetta che avevo annotato, mesi prima, guardando la trasmissione di Rai Uno, “La prova del Cuoco“; quel giorno “x” era ospite Gino Sorbillo ed aveva offerto una ricetta, molto sui generis, sicuro per scelte televisive anche, per fare a casa la pizza. La ricetta era esattamente presentata in grafica così: 160 ml d’acqua, 2 g di lievito (lui usa quello di birra sciolto), 240 g di farina (non ha proprio specificato quale), 10 g di sale e 8 ore circa di lievitazione naturale, ossia senza frigorifero (lui aveva proprio la box bianca dei pizzaioli per la lievitazione dei panetti). La pizza pareva ottima vista in TV, per quello ho preso appunti!

Ho scelto di fare a modo mio per questa ricetta dell’impasto per pizza come in pizzeria dato che io utilizzo sempre il lievito di birra disidratato; riguardo alla cottura, di sicuro si può fare comodamente anche usando altri forni “normali” o più professionali (con programmi ad hoc), ma anche cuocendo direttamente sul refrattario. Oppure cucinare in padella la parte bassa e procedere poi in forno, vicino alla resistenza per ultimare la cottura della parte superiore.

Voglio specificare e confermare che anche facendola a casa sono trascorse esattamente le 8 ore, ma è sempre bene dire che bisogna attendere il raddoppio molto generoso dell’impasto. Con dosi di lievito piuttosto basse, ad ogni modo, il totale di ore, con lievitazione a temperatura ambiente, si aggira intorno a numeri del genere, per lievitazioni più prolungate l’impasto può certamente riposare in frigorifero.

Io ho usato teglie per pizza di 32 cm antiaderenti.

Per il condimento ho scelto degli ingredienti simbolici, che certamente mi sono giovati per presentarvi una dignitosa immagine che facesse da copertina alla ricetta di base qui proposta; potete prendere spunto, è buonissima la pizza farcita così!