frittelline-di-ricotta

Le frittelline di ricotta sono un classico piatto della tradizione siciliana ed ognuno, a seconda del luogo e contesto, lo prepara aggiungendo o variando gli ingredienti. Di base, per certo, ci sono sempre in comune le uova e la ricotta siciliana figlia del lavoro dei pastori-produttori dell’entroterra siculo.

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(Clicca sulla foto per la versione in alta definizione)

Mi piace molto definirle frittelline di ricotta proprio perché è presente un ingrediente, la farina, che fa di un composto denso e lievemente pastelloso una base da frittella, soda, compatta e profumata sia durante la frittura (evitando quindi che si rompa la polpettina) che una volta servita in tavola. La primavera, inoltre, ispira moltissimo piatti del genere, perfetti da portare fuori in gita, durante i pranzi a sacco; non da meno la simpatica idea di servirle come aperitivo, insieme ad altre leccornie o antipasto (nella ristorazione locale si usa moltissimo portare tra gli antipasti le frittelline di ricotta) godendo delle belle giornate. E poi la ricotta, parlando dell’esperienza del territorio che mi appartiene, al sopraggiungere dell’estate cessa la sua presenza, i produttori locali ne interrompono la produzione, pronta a risorgere con l’autunno seguente. Le “mannare” , che in dialetto siculo stanno ad indicare gli ovili dove le pecore vivono raccolte e compatte e producono il loro buon latte, destinato alla produzione di latticini e ricotta, subiscono una variazione in vista della calda stagione. C’è un detto siciliano che recita così: “Cu va a mannara mangia ricotta“, cioè “Chi è sovente frequentare gli ambienti contadini dove vivono le pecore, sicuramente mangia ricotta”. “Mannaro” è poi detto, sempre in dialetto, il cane da guardia che guida il gregge.

Da noi è molto viva la tradizione di recarsi dai pastori locali ed acquistare formaggi e prodotti caseari a buonissimo prezzo e di grande qualità, tutti controllati, certificati, affidabili. Grazie a Dio anche i miei genitori sono riusciti a trasmettermi questa abitudine e virtù, tanto che ancora oggi la apprezzo e la osservo con grande emozione.

Pertanto, se si vuole approfittare di avere della buona ricotta fresca e genuina (di pecora ma anche di mucca) bisogna farlo entro i termini della stagione primaverile, ma questo, comunque, non toglie a nessuno il fatto di acquistarla altrove, da marche che ne producono tutto l’anno in comode vaschette conservabili in frigo (è chiaro che il gusto è ben differente, ma uno se ne fa una ragione).

Voglio precisare che questa ricetta è ben predisposta anche per il regime “zero sale”, dato che si può ben apprezzare tutto il sapore di “latte” generato dalle frittelline di ricotta. In caso contrario, naturalmente un pizzico di sale andrà bene. La frittura è bene eseguirla con olio di semi di arachide o altro di vostra fiducia e sicura riuscita.

Frittelline di ricotta. Finger food siciliano ideale come portata, aperitivo o antipasto

Ingredienti:

  • 500 g di Ricotta fresca di mucca (o pecora)
  • 5 Uova medie intere e fresche
  • Farina “00” q.b. (da attenzionare e dosare poco alla volta)
  • 50 g di Parmigiano grattugiato
  • Sale q.b. (opzionale)
  • Olio di semi per friggere q.b. (non molto, non dovranno galleggiare nell’olio)

Procedimento:

Sbattete per bene le uova con il Parmigiano grattugiato ed il sale (se scelto), poi aggiungete la ricotta tutta insieme e mescolate fino a romperne i suoi delicatissimi grumi. Realizzate, ora, una pastella compatta, che regga e non sbrodoli quando provate a prenderne un pò con un cucchiaio, inglobando della farina “00”.

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Scaldate poco olio in una padella bassa e friggete le frittelline su entrambi i lati. Gustate appena calde o anche fredde saranno buonissime.

Vi auguro buon appetito e se volete continuare a restare sempre aggiornati seguite L’ANGOLO DELLE PRELIBATEZZE anche su Facebook!

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