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Devo dire che da quando ho Martina che mi impegna tantissimo ricorro molto sovente ai rinfreschi e prelevo sempre l’esubero per fare il pane; in tal modo godo di una preparazione che mi occupa meno tempo e mi dona comunque quei due o tre pani per la settimana o per i 15 giorni successivi. Nasce, pertanto, anche questa buonissima e golosa ricetta del cucciddateddu con pasta madre. “Cucciddatu” per noi catanesi vuol dire “ciambella di pane” col buco, molto gettonata nella nostra panificazione locale. Si prepara con farina di semola rimacinata di grano duro, sale, acqua e lievito; rimane poco fragrante ma più soffice e “mollicoso” al suo interno.

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C’è chi non lo apprezza e chi, come me, utilizza le parti di pasta madre in esubero perché talvolta questa abbonda e rimane sempre bella fervente e profumata; è, quindi, un vero peccato gettarla via dopo tanto lavoro…

Ho realizzato il cucciddateddu con pasta madre in un solo pomeriggio e quando l’ho cotto e poi sfornato non solo la casa intera era inebriata di profumo di pane, ma al momento di assaporarlo a fette lo abbiamo condito con l’olio buono e nuovo di casa e siamo letteralmente svenuti!

Trovo che un pane fatto con pochissimi ingredienti sia semplice e valido sempre. Io faccio mangiare a mia figlia solo il pane che preparo io e non ho mai avuto problemi, anzi lei apprezza grandemente e questo mi appaga moltissimo.

Il cucciddateddu con pasta madre conservato in sacchetti di stoffa per pane si mantiene molto tranquillamente per qualche giorno, diventa raffermo ma non duro. Tagliato in fette è un ‘ottima cena per accompagnare le pietanze ma anche una favolosa e nutriente prima colazione con burro e marmellata, miele o nutella. Fate voi, io mi sono segnata a mente la mia stessa ricetta per replicarlo ancora! 🙂

Ci tengo, infine, a precisare che anche con una bustina da 7 grammi di lievito di birra la ricetta è tranquillamente eseguibile.

Cucciddateddu con pasta madre

Ingredienti:

  • 600 g di Pasta madre in esubero (quindi senza rinfresco e raddoppio precedenti)
  • 650 di Farina di semola rimacinata di grano duro
  • Acqua tiepida q.b.
  • Sale q.b.

Procedimento:

In planetaria mettete la pasta madre e fatela sciogliere con un po’ della dose prevista di acqua tiepida.

Aggiungete di seguito la farina e la restante acqua, a filo, controllando la consistenza dell’impasto.

Arrivati praticamente all’incordatura unite il sale e finite la lavorazione.

Fate raddoppiare la massa al coperto e senza che vi siano spifferi di corrente. Formate il cucciddateddu e lasciatelo nuovamente raddoppiare su teglia coperta di carta forno e leggermente cosparsa sul fondo di semola.

Scaldate il forno e cuocete a 240°C (o max temperatura consentita) fin quando non sarà ben dorato e non emetterà “un suono” quando si picchietta con le dita sulla crosta. Allora sarà pronto.

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