Pasta frolla con olio di oliva, risultato infallibile

Se stiamo a dieta succede spesso di avere voglia di dolce e certe volte stiamo male all’idea di non poter trovare un’alternativa totalmente light (perché a mio avviso non esiste un dolce che sia buono ma ipocalorico allo stesso tempo!) Indubbiamente, però, bisogna concedersi ogni tanto un “dono” per l’anima ed il cuore, senza fare troppi danni ma riducendoli al possibile che si può.

La pasta frolla spesso e volentieri viene considerata (e lo é) molto calorica; l’alternativa più logica, immediata, anche salubre è l’impiego dell’olio extravergine d’oliva in sostituzione del burro, grasso animale. La mia mamma mi ha fornito una squisita e super facile, veloce e di sicura riuscita, ricetta per fare la pasta frolla con olio di oliva, ideale per biscotti, torte o crostate da farcire. Ci ho subito realizzato una crostata alla ricotta, anzi nel blog trovate diverse idee su come fare in casa la pasta frolla tradizionale. Fornire, poi, alcune ricette che costituiscono la base del “come fare” credo sia un atto dovuto per i lettori; per tali ragioni inserire la ricetta della pasta frolla con olio di oliva mi sembra adeguato.

Ugualmente mi sento di essere chiara: la pasta frolla con olio di oliva, per ovvie ragioni, non si presenterà molto elastica e di facile lavorazione con strumenti per assottigliarla; sarà di gran lunga più semplice e di buona riuscita usare le mani per modellare l’impasto direttamente nello stampo (che, per chi vuole evitare di ungerlo con grassi, può bagnare la carta forno, strizzarla e adagiarla sul fondo) e stare molto attenti a distribuirlo in modo omogeneo. Diverso caso per far dei biscotti, dove ci si serve di pezzi di pasta più piccoli e si può, volendo, stendere con il mattarello. Per il resto, occorre avere le solite accortezze: setacciare farina e lievito, usare la frusta “K” se si sceglie di adoperare la planetaria e far riposare qualche minuto la pasta frolla con olio di oliva coperta con pellicola (in frigo solo se fa molto caldo, altrimenti a temperatura ambiente).

Naturalmente, per biscotti classici e della tradizione casereccia, si può adoperare l’intera bustina di lievito vanigliato per dolci; diversamente, e per le crostate, meglio dimezzare, per rendere l’effetto lievitato più grazioso e sottile.

Le dosi di questa ricetta vi faranno ottenere una crostata del diametro di circa 24 cm (In foto le “crepe” sulla pasta non sono tali, ma sono i segni della pellicola che la avvolgeva 🙂