Che a Capodanno si mangi il pesce, specie al cenone, non è mistero a nessuno; non c’è tradizione dell’intera Italia che non lo abbia nel suo personale e familiare menù. “Cozzuli di Missina“, è il gergo dialettale siciliano di denominare e individuare le cozze nere, più scientificamente conosciute come bivalvi o mitili (Mytilus Galloprovincialis), diversificandole allo stesso tempo dalle “cozzuli di Catania“, le telline che vivono nella sabbia. C’è un motivo per cui in Sicilia le chiamiamo così: a partire dal XIX secolo a Messina la molluschicoltura era la principale fonte di sussistenza. Dopo gli anni ’70, però, tale tecnica è andata scomparendo lasciando lo spazio agli allevamenti moderni sparsi in tutto il Sud Italia (e ovviamente non solo).
Molti temono di contrarre gravi infezioni, o intossicazioni alimentari, ingerendo le cozze, ma ovviamente si raccomanda sempre di cuocerle delicatamente e per pochissimo tempo, giusto per farle schiudere e assicurarsi che il processo di cottura elimini ogni dubbio. Quel che è certo è che bisogna sempre evitare di ingerire le cozze crude, così come è bene diffidare da quelle che si presentano, appena acquistate, con il guscio rotto o aperto…vanno scartate subito!
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Le cozze di Messina gratinate sono un’idea favolosa, gustosa e facile per pensare di sfoggiare con sicurezza e contentezza un antipasto goloso o un secondo piatto che sia complementare agli altri presentati in tavola, durante il cenone di Capodanno (vanno molto per la maggiore qui da noi in queste particolari occasioni, ove é anche possibile ottenere buoni prezzi vantaggiosi per incentivarne l’acquisto). Numerose le ricette, diverse le combinazioni di ingredienti; ad esempio in Puglia ricordo di aver mangiato le cozze ripiene e condite con il sugo di pomodoro, il loro ripieno era molto morbido e consistente, sempre a base di pangrattato. Le cozze di Messina gratinate sono una mia personale rivisitazione, naturalmente riprodotta sulla scia di quello che mi ha insegnato mia madre e anche sulla contaminazione imprescindibile del palato abituato ai sapori e alle prelibatezze del Sud. Non sarà assolutamente difficile, ve lo garantisco, abbiate solo cura e attenzione nel fare delle belle e buone cozze di Messina gratinate, così da ottenere un risultato anche esteticamente perfetto!
Cozze di Messina gratinate
Ingredienti per 40 cozze aperte:
- 200 g di Pangrattato
- 125 g di Caciocavallo dolce o stagionato
- Prezzemolo fresco Tritato q.b.
- 1 Cucchiaio di Pinoli tritati grossolanamente
- Olio Extravergine d’oliva q.b.
- Sale & Pepe nero macinato q.b.
- 1 Cucchiaio di filetti di Peperoncino Calabrese sott’olio (in alternativa andranno bene anche dei pomodori secchi spezzettati a mano)
Procedimento:
Tenere in ammollo le cozze per un’ora circa, in acqua fredda; dopo pulirle una ad una rimuovendo il filamento laterale; scartare le cozze che da crude sono già aperte o col guscio rotto, per sicurezza. Porle in una pentola con dell’olio extravergine d’oliva quanto basta, a fiamma dolce, e lasciando che si schiudano visibilmente.
Preparare il condimento unendo tutti gli ingredienti insieme, aprire le cozze, scartando ovviamente il guscio senza mollusco, e farcire uniformemente la parte.
Porre le cozze pronte su una leccarda rivestita di carta forno e infornare per 10-15 minuti a 180 C°, in modalità grill, facendole dorare appena.
Vi auguro buon appetito e se volete continuare a restare sempre aggiornati seguite L’ANGOLO DELLE PRELIBATEZZE anche su Facebook!
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